In questo singolare album, inciso nel febbraio 2018, il trentaquattrenne pianista portoghese Daniel Bernardes riunisce il proprio trio col quartetto di percussionisti (in verità anche parecchio melodici, visto l’ampio uso di vibrafoni e marimba) Drumming GP, a generare un incontro appunto decisamente particolare, visto che a tratti il trio agisce in quanto tale, battendo itinerari anche piuttosto noti (il che non significa ovvi o banali), con le percussioni che vi si aggiungono (altrove vi si giustappongono) anche in maniera repentina, inattesa, con effetti di notevole impatto, in particolare nel terzo brano di quella che va letta a tutti gli effetti come una suite pentapartita, “Globular Clusters.”
L’opera è esplicitamente dedicata alla memoria di Olivier Messiaen e alle sue tecniche compositive, e in effetti una componente schiettamente contemporanea si affianca alla pelle più squisitamente jazzistica che permea di sé in particolare il lavoro del trio. Ci sono lievi rumorismi atmosferici e impennate subitanee, cadenze ritmicamente pregnanti e aperture di docile cantabilità, per un disco che sa unire fruibilità e sapienza compositiva, sano piacere di ascolto e sofisticate trame architettoniche. Non tutto è memorabile, ma l’idea è forte e la sua realizzazione felicemente compiuta.